17 Maggio 2021

POG: gli orientamenti di Banca d’Italia per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio

POG: gli orientamenti di Banca d’Italia per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio

Revisione delle procedure interne e delle strutture coinvolte, definizione di opportune modalità di coinvolgimento della clientela potenziale durante la c.d. fase di concept del nuovo prodotto, definizione di adeguate metodologie per la conduzione di test sui prodotti, incluso il ricorso ad analisi di scenario: sono queste alcune delle aree di intervento individuate da Banca d’Italia negli “Orientamenti per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio (POG)” pubblicati il 1 aprile 2021.

Con la citata Comunicazione al sistema, Banca d’Italia richiama l’attenzione degli intermediari vigilati sull’importanza di avere un processo di governo e controllo coerente.

Banca d’Italia, facendo riferimento ai recenti report dell’EBA (2019 e 2020) che identificano le best practice in materia di POG, identifica i seguenti profili di anomalia sui quali porre particolare attenzione:

  • limitato impegno del vertice aziendale sull’applicazione dei dispositivi “POG” e carenze nella rendicontazione delle attività relative all’elaborazione, al monitoraggio e alla revisione dei prodotti e dei servizi;
  • non adeguato coinvolgimento della funzione Compliance nel processo di predisposizione e di revisione dei prodotti;
  • carenze nella progettazione di un nuovo prodotto e limitato coinvolgimento dei potenziali clienti (attraverso indagini di mercato o altri strumenti ricognitivi dei bisogni della clientela);
  • incompletezza dell’attività di revisione del prodotto (documentazione di trasparenza e catalogo dei prodotti collocati non aggiornati);
  • non adeguata formazione del Personale addetto e carenze nelle procedure informatiche necessarie per coadiuvare la rete distributiva nella soddisfazione delle esigenze della clientela;
  • eccessiva complessità e articolazione del portafoglio prodotti.

La Comunicazione di Banca d’Italia intende anche sensibilizzare il sistema sui potenziali rischi di esclusione finanziaria della clientela da alcuni prodotti e servizi, in particolare digitali, legati, ad esempio, al livello di competenze finanziarie o digitali, come evidenzia anche il secondo report dell’EBA.

Gli operatori sono dunque invitati ad innalzare i livelli di conformità con la normativa di settore e la qualità delle relazioni con i clienti: a tal proposito l’Autorità di Vigilanza richiede di tenere conto delle esigenze dei clienti più vulnerabili fin dalla fase di progettazione dei prodotti e ad assicurare l’accessibilità di siti web e app anche alla clientela con disabilità, soprattutto nel quadro dell’attuale situazione epidemiologica e della conseguente riduzione della tradizionale operatività presso gli sportelli.

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