05 Novembre 2015
Obblighi antiriciclaggio e Pubblica amministrazione
Il Ministero dell’Interno, con decreto del 7 ottobre 2015, ha emanato i nuovi indicatori di anomalia antiriciclaggio finalizzati ad agevolare l’individuazione di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo da parte degli uffici della Pubblica amministrazione.
L’OBBLIGO DI SEGNALAZIONE PRESCINDE DALL’IMPORTO DELLA SINGOLA OPERAZIONE
Il provvedimento desta particolare interesse in quanto il Ministero sottolinea ancora una volta non solo l’opportunità bensì la necessità, per tutti coloro i quali operino nella P.A., di adempiere agli obblighi di collaborazione attiva antiriciclaggio, specialmente per quanto concerne l’invio all’U.I.F. (Unità Di Informazione Finanziaria) di segnalazioni di operazioni sospette nei confronti di quei soggetti (persona fisica o entità giuridica) nei cui confronti gli uffici della pubblica amministrazione svolgano o pongano in essere un’attività finalizzata a realizzare un’operazione a contenuto economico, connessa con la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento o con la realizzazione di un obiettivo di natura finanziaria o patrimoniale ovvero nei cui confronti sono svolti i controlli di competenza degli uffici medesimi (vedi ad esempio la materia degli appalti pubblici): tale obbligo di segnalazione prescinde dall’importo della singola operazione.
Altresì, prima di individuare specifici indicatori di anomalia antiriciclaggio i quali, ricordiamo, sono volti a ridurre i margini di incertezza connessi con valutazioni soggettive del segnalatore, ed hanno lo scopo di contribuire al contenimento degli oneri e al corretto e omogeneo adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette, il decreto non solo impone alle P.A. di adottare, in base alla propria autonomia organizzativa, procedure interne di valutazione idonee a garantire l’efficacia della rilevazione di operazioni sospette, la tempestività della segnalazione alla UIF, la massima riservatezza dei soggetti coinvolti nell’effettuazione della segnalazione stessa, ma ricorda come anche per la P.A. vige l’obbligo formazione degli operatori, con la realizzazione di periodici programmi di formazione finalizzati a riconoscere attività potenzialmente connesse con il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, anche attraverso la valutazione dell’esito delle segnalazioni acquisito in fase di feedback. La formazione dovrà avere carattere di continuità e sistematicità, nonché tenere conto dell’evoluzione della normativa in materia antiriciclaggio.