15 Febbraio 2017

Barometro CRIF: il credito alle imprese nel 2016
Il IV trimestre 2016 ha fatto registrare un ulteriore incremento, pari a +4,6%, del numero di interrogazioni relative a nuove richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, nell’aggregato di Imprese individuali e Società di capitali, agli istituti di crediti. In particolare il dato relativo agli ultimi 3 mesi dell’anno scorso rappresenta il record in valore assoluto di interrogazioni da quando CRIF ha iniziato a rilevare il fenomeno.
L’analisi condotta da CRIF consente di distinguere l’andamento del numero di richieste relative a Imprese Individuali e Società di capitali: negli ultimi 12 mesi le Società di capitali hanno fatto registrare un incremento del +5,7% rispetto al 2015, mentre le imprese individuali hanno fatto segnare un più contenuto +4,2%.
Nello specifico dell’ultimo trimestre del 2016 le società di capitali e le imprese individuali hanno fatto registrare rispettivamente un incremento pari a +4,2% e +5,2%. Più in generale si osserva come l’andamento delle due tipologie di imprese sia stato speculare nel corso degli ultimi due trimestri dell’anno scorso.
Dato altrettanto significativo che emerge dal Barometro CRIF è rappresentato dall’aumento dell’importo medio richiesto. In generale nel corso del 2016 si è assistito ad un trend di crescita e, nell’aggregato di imprese individuali e società, si è attestato a 79.361 Euro contro i 72.805 Euro del 2015 (+9,0%).
Scendendo maggiormente nel dettaglio, è interessante osservare come le imprese individuali abbiano fatto segnare un importo medio pari a 34.843 Euro, con un incremento del +3,3% rispetto al 2015. Le Società di capitale, invece, hanno fatto registrare un incremento decisamente più sostenuto (+9,9%) che ha portato il valore medio richiesto a 109.129 Euro, contribuendo in maniera significativa al trend incrementale per l’aggregato delle due tipologie di imprese.
Relativamente alla distribuzione per classi di importo, dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge anche come la fascia al di sotto dei 5.000 Euro continui ad assorbire quasi un terzo del totale (il 30,5%) in virtù del peso preponderante delle interrogazioni effettuate da imprese di piccola e piccolissima dimensione.
“Nell’anno appena concluso si è assistito ad un ulteriore consolidamento della dinamica positiva delle richieste di credito da parte delle imprese, che ha visto l’anno chiudersi con il nuovo numero record di interrogazioni in valore assoluto da quando nel 2008 CRIF ha iniziato a monitorare questo indicatore in modo sistematico – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. Per altro il 2016 ha visto anche la conferma della crescita dell’importo medio richiesto, segnale di un generale miglioramento delle condizioni congiunturali e di una più distesa relazione banche-imprese. Dall’altra parte le aziende di credito, che nel corso degli ultimi mesi hanno beneficiato nel comporre l’offerta di tassi di funding più favorevoli e di una riduzione degli indicatori di rischiosità, hanno aperta la sfida di individuare le imprese più profittevoli da affidare. In particolare, devono affinare i loro sistemi di valutazione con informazioni e indicatori aggiuntivi su imprese/imprenditore e territorio, allargando l’analisi oltre alle ‘grandezze quantitative’ e stimando dimensioni qualitative quali le capacità imprenditoriali o del management, la bontà del business plan e la competitività del settore di riferimento per intraprendere un cammino di crescita sano e comune”.