05 Novembre 2015

Vigilio, Prudens sum
La Vigilanza Prudenziale è una metodologia di monitoraggio e controllo del Rischio Sistemico.
È lo strumento in uso alle Autorità (di Vigilanza, appunto) atto a scongiurare l’insorgenza di eventi patogeni che possano inficiare la continuità del Sistema Creditizio.Questa la definizione sintattica che, pur nella sua complessità, delinea un quadro di moderata difficoltà interpretativa. Ma i risvolti organizzativi ci raccontano ben altro.
La necessità di adattare la struttura organizzativa del soggetto vigilato alle regole prudenziali non è un atto scontato: richiede approfondite analisi preliminari, robuste conoscenze tecniche, specifiche capacità gestionali. La Vigilanza Prudenziale applicabile al Sistema del Credito è stata, storicamente,”appannaggio” delle banche; attori principi del sistema di erogazione, sulle loro spalle si sono da sempre abbassate le leve di controllo dell’Autorità di settore: con una modalità di crescita iperbolica, più che proporzionale al recepimento delle regole internazionali.
Questo era l’ultimo scenario noto.
Oggi le regole di vigilanza prudenziale, nell’ambito del cosiddetto regime di equivalenza, si applicano a tutti i soggetti che calcano le scene del Sistema bancario e finanziario.
Il rischio di discontinuità sistemica, infatti, riferisce ormai ad ognuno di essi e non è più riconducibile, in esclusiva, agli storici interpreti. Con buona pace di Confidi ed intermediari finanziari in genere, le disposizioni operative in tema di rischi e di gestione degli stessi sono, quindi, uguali per tutti. Qualche osservazione, al riguardo, in ragione della applicabilità del concetto di level playing field. Si tratta, letteralmente, del “livellamento del campo di gioco”: dunque, della necessità di fornire, a parità di campo d’azione, medesime regole a tutti i partecipanti. Non come accade all’interno di una nota pubblicità di carta di credito ( “ti piace vincere facile…”). Eppure, a medesime regole non corrispondono medesimi mezzi di azione: sicuramente è prevista l’applicazione delle stesse regole per tutti i partecipanti: ma la “dotazione tecnica” non è la stessa.
Uno per tutti: se una banca (non tutte, la maggior parte) ha bisogno di irrobustire i mezzi propri può tentare la via del mercato. Un Consorzio di Garanzia, no.
D’altronde, se il Real Madrid volesse acquistare il miglior calciatore sul mercato potrebbe pensare ad organizzare l’affare: soci e banche disposte a finanziarlo non mancherebbero. Se volesse farlo il Borgorosso, probabilmente non avrebbe neanche idea di dove reperire i mezzi finanziari.
Infatti: l’una partecipa alla Champions League, l’altra al campionato Dilettanti.
Stesse regole certo: ma campi da gioco diversi.
Ad maiora.