28 Gennaio 2022

Nuove Linee di vigilanza in merito alla cessione del quinto dello stipendio
Dopo gli interventi del 2009 e del 2011, la Banca d’Italia torna a occuparsi del comparto “cessione del quinto dello stipendio” (CQS) dettando nuovi orientamenti volti a evidenziare la pratiche scorrette rilevate sul mercato e a suggerire le best practice che gli operatori virtuosi dovrebbero adottare.
La Banca d’Italia ritiene il settore CQS particolarmente sensibile, sia per la fascia di clientela, notoriamente più debole, alla quale si rivolge, sia per l’elevato numero di reclami che lo caratterizza, rispecchiato in un ampio numero di ricorsi davanti all’Arbitro Bancario e Finanziario.
La Vigilanza si sofferma su numerosi aspetti rilevanti di questa tipologia di finanziamento ed in particolare ne attenziona uno: il rischio di credito che avviene per mezzo di trattenute alla fonte sullo stipendio o sulla pensione e dalla obbligatorietà della presenza di polizze assicurative per il rischio di premorienza e di perdita di impiego.
La mitigazione del rischio non esonera i finanziatori dall’adempiere agli obblighi di valutazione del merito di credito dei clienti che deve tener conto della complessiva situazione economico-finanziaria del debitore, non solo la valutazione limitata alla posizione finanziaria del datore di lavoro.
I finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio (CQS) o della pensione (CQP) richiedono da parte degli operatori specifici presidi organizzativi e di controllo necessari per fronteggiare l’esposizione a rischi operativi.
I presidi menzionati dalla Vigilanza all’interno della comunicazione riguardano:
- l’interfaccia con soggetti terzi per la riscossione delle rate (Amministrazione Terza Ceduta – ATC);
- l’utilizzo di sistemi informativi adeguati a gestire e monitorare le peculiari forme di incasso di tale prestito;
- la gestione dei rapporti con le compagnie assicurative per la stipula e l’eventuale escussione delle polizze assicurative;
- la gestione delle eventuali estinzioni anticipate del prestito, con i conseguenti obblighi di riduzione del costo totale del credito ai sensi dell’art. 125-sexies del TUB;
- il controllo della rete distributiva.
La Banca d’Italia si attende il pronto allineamento del mercato ai nuovi indirizzi, riservandosi lo svolgimento delle azioni di controllo di competenza.
RES Legal&Consulting