02 Aprile 2016
Nel I trimestre 2016 ancora positiva la domanda di credito delle imprese (+5,2%). Crescita sostenuta per l’importo medio richiesto
Si conferma il trend positivo che già aveva caratterizzato il 2015. Al contempo l’importo medio richiesto ha fatto registrare la migliore performance negli ultimi 2 anni.
Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Bologna, 11 Aprile 2016 – Il I trimestre del 2016 ha fatto registrare un incremento pari a +5,2% del numero delle richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese, nell’aggregato di ditte individuali e società, agli istituti di credito.
La rilevazione conferma dunque l’andamento positivo, seppur in lieve attenuazione rispetto ai precedenti trimestri, che da un ann a questa parte sta caratterizzando la domanda di credito delle imprese italiane.
Per altro, l’analisi di CRIF evidenzia un incremento significativo non solo rispetto al corrispondente periodo 2015 ma anche nel confronto con le rilevazioni di tutti gli anni precedenti.
Entrando maggiormente nel dettaglio e suddividendo la domanda di credito tra Imprese individuali e Società, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF – elaborato sulla base del patrimonio informativo di EURISC, che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie di cui più di 8 milioni attribuite a utenti business – mostra come le Società abbiano fatto registrare la migliore performance, con una crescita del +6,8% rispetto al I trimestre 2015, mentre le Imprese individuali si sono fermate a un seppur positivo +2,9%.
L’andamento dell’importo medio richiesto
L’analisi del Barometro CRIF evidenzia anche come nel I trimestre dell’anno in corso l’importo medio richiesto dalle imprese italiane si sia attestato a 76.899 Euro facendo registrare una crescita del +18,7% rispetto al I trimestre del 2015. Si tratta dell’incremento più sostenuto registrato negli ultimi due anni di rilevazioni.
Nello specifico, le Società hanno fatto registrare la variazione più consistente, pari a +21,0%, per un valore medio pari a 107.207 Euro, mentre per le Imprese individuali l’importo medio si è attestato a 32.764 Euro, in crescita del +4,1% rispetto al pari periodo dello scorso anno.
Relativamente alla distribuzione per classi di importo, invece, dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge che nei primi 3 mesi del 2016 quasi 1/3 del totale delle richieste si è concentrato nella fascia inferiore ai 5.000 Euro (precisamente il 31,7% del totale) in virtù della preponderanza delle imprese di piccola e piccolissima dimensione. Al contempo, il 22,4% delle richieste presentate agli istituti di credito si caratterizza per un importo superiore ai 50.000 Euro.
L’andamento delle richieste di credito disaggregato per singola regione presenta, come spesso accade, dinamiche estremamente variegate, influenzate da peculiarità e dinamiche locali che non sono state approfondite nell’analisi.
Relativamente al numero delle richieste presentate, la regione nella quale nell’intero 2015 la crescita della domanda è stata più robusta è stata la Lombardia, con un +11,8%, seguita dal Piemonte (+8,0%) e dal Trentino Alto Adige (+7,4%). Tra le regioni che hanno invece fatto registrare una contrazione del numero di richieste presentate agli istituti di credito nel corso del trimestre, il primato negativo spetta alla valle d’Aosta (-9,8%) seguita dal Friuli Venezia Giulia (-7,3%).
Relativamente all’importo medio richiesto, invece, il primato spetta nuovamente al Trentino Alto Adige, con 197.754 Euro, seguito dal Lazio, con 110.284 Euro. Fanalino di coda della graduatoria per regione è la Valle d’Aosta, con soli 36.924 Euro.
“Nel I trimestre dell’anno risulta particolarmente confortante l’incremento degli importi medi richiesti che, dopo una lunga fase caratterizzata da un atteggiamento prudente e attendista, sono tornati a crescere in modo deciso, anche se i valori pre-crisi sono ancora distanti” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. La crescita dell’importo medio richiesto risulta particolarmente sostenuta per le società di capitali. Anche le ditte individuali in questi primi tre mesi dell’anno hanno fatto segnare una crescita dell’importo medio richiesto, anche se i valori rimangono sostanzialmente in linea con quelli registrati negli anni precedenti, ben distanti dai