05 Novembre 2020
Il riesame del GDPR tra proporzionalità ed adeguamento
Come previsto dall’art. 97 del GDPR a distanza di due anni dall’entrata in vigore del Regolamento, la Commissione Europea ha pubblicato un report di valutazione e riesame del GDPR ponendo in evidenza le difficoltà sinora incontrate e prospettando possibili soluzioni.
Con documento del 24 giugno 2020 difatti la Commissione Europea ha formalizzato la propria comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio, con il titolo “La protezione dei dati come pilastro dell’autonomia dei cittadini e dell’approccio dell’UE alla transizione digitale: due anni di applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati”.
Per la Commissione il bilancio – pur provvisorio – risulta essere positivo: “secondo l’opinione generale, due anni dopo l’inizio della sua applicazione il regolamento generale sulla protezione dei dati ha conseguito con successo i propri obiettivi di rafforzare la protezione del diritto delle persone fisiche alla protezione dei dati personali e di garantire la libera circolazione dei dati personali all’interno dell’UE”.
Riconosce tuttavia la presenza di alcuni settori che necessitano di miglioramenti quali le PMI. Secondo il principio di accountability e l’approccio basato sul rischio cui si fonda il Regolamento, hanno lasciato ad intendere la possibilità che il trattamento dei dati personali che le PMI intraprendono possano comportare un minor rischio per le persone fisiche.
Pur riconoscendo la difficoltà nella applicazione del Regolamento al crescere della dimensione e della complessità delle organizzazioni, la Commissione esorta a prendere in considerazione ulteriori iniziative per agevolare l’applicazione del Regolamento.
RES Legal&Consulting