22 Febbraio 2016

Fondi paritetici interprofessionali verso  lo sblocco

Fondi paritetici interprofessionali verso lo sblocco

Attraverso una Circolare 10 del 18 febbraio, la Direzione Generale per le Politiche del Lavoro fornisce le indicazioni in materia di acquisizione di beni e servizi ma soprattutto dei contributi per le attività formative chiarendo la situazione che da un mese ha bloccato le attività dei fondi interprofessionali. La circolare definisce le indicazioni operative prendendo in esame due situazioni in particolare che possono delinearsi nell’ambito delle attività dei fondi stessi:

Per saperne di più:

I Fondi interprofessionali sono organismi di diritto pubblico tenuti ad applicare il Codice dei contratti pubblici e sottoposti alla vigilanza da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Qui il testo integrale della lettera inviata dal Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il 15 gennaio 2016.

  • acquisizione di beni e servizi da parte dei Fondi interprofessionali al fine di rispondere ad un fabbisogno di quest’ultimo. I Fondi sono tenuti ad applicare le procedure di aggiudicazione previste dal Codice dei contratti pubblici e sottoposti alla vigilanza dell’Anac a prescindere dalla tipologia di beni o servizi oggetto dell’affidamento, in quanto le somme versate dal committente assumono la qualifica di corrispettivo.
  • concessione di contributo/sovvenzione per ”finanziare in tutto o in parte piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali concordati tra le parti sociali” come previsto dall’art. 118 della legge n. 388/2000.  In questo caso, il rapporto tra l’Amministrazione erogante ed ente destinatario del finanziamento pubblico non è contraddistinto da alcuna controprestazione, ma consiste in una elargizione di denaro da destinare a un progetto meritevole di attenzione sociale.

Le modalità con le quali i contributi o sovvenzioni sono assegnati ai datori di lavoro aderenti ai fondi sono principalmente due, il cui effettivo utilizzo è articolato secondo modalità e misure che variano da Fondo a Fondo e che sono fissate a monte nella regolamentazione e manualistica del Fondo stesso:

  • la prima modalità di assegnazione del contributo è quella di diretta restituzione alle aziende aderenti;
  • la seconda modalità è invece quella della assegnazione su base solidaristica, allo scopo di garantire la formazione anche nelle aziende medio-piccole, ovvero per finanziare la formazione su tematiche specifiche o a beneficio di particolari platee di lavoratori.

Questo il testo integrale
della Circolare

I Fondi, in recepimento della Circolare, dovranno apportare le dovute modifiche all’organizzazione, motivo per cui le piattaforme per la presentazione di nuovi piani sono ancora ferme nella maggior parte dei casi.

Fondimpresa ha ripreso le attività ieri comunicando attraverso la homepage del sito la ripresa dell’approvazione e il finanziamento dei piani formativi presentati sugli Avvisi del Conto di Sistema, sugli Avvisi con contributo aggiuntivo e sul Conto Formazione, adottando le regole sin qui seguite in attesa di nuove procedure del Ministero del Lavoro per declinare il principio di trasparenza di cui all’art. 17 del d.lgs 150/2015.