27 Luglio 2021
ASPETTANDO CONFIRES – Quale mercato della garanzia con la fine del Temporary Framework?
La Commissione Europea è nuovamente intervenuta sulla disciplina alla luce del Covid-19, modificando scadenze e massimali per supportare le esigenze della ripresa economica.
Istituito a marzo 2020, il Temporary Framework nasce con l’esigenza di supportare l’economia a seguito dell’emergenza da Covid-19. L’obiettivo primario dell’Unione Europea era quello di individuare il giusto equilibrio tra le varie esigenze in campo: da un lato la necessità di sostenere le imprese, dall’altro quella di non provocare effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato interno. Tale compromesso è stato raggiunto con l’introduzione mirata e proporzionata del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato che ha permesso di supportare le imprese e preservare l’integrità del mercato interno. Il 1.02.2021 è approdata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la comunicazione 564/2021 attraverso la quale la Commissione Europea ha apportato la quinta modifica al Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, intervenendo in varie direzioni.
E’ stata prorogata la scadenza al 31.12.2021 e si è ritenuto necessario aumentare i massimali di aiuto. La ratio sottesa a queste decisioni è da rinvenire in una serie di fattori, primo fra tutti il perdurare della crisi economica. In effetti, la Commissione Europea ha ritenuto necessario prorogare la scadenza inizialmente fissata al 30.06.2021 al fine di garantire adeguato sostegno alle imprese duramente colpite dalla pandemia.
Il Temporary Framework dovrà essere una misura temporanea in quanto distorce la concorrenza tra imprese. Ma quale sarà il perimetro d’azione dei Confidi ora che lo Stato Italiano presta garanzie pubbliche a imprese e famiglie per l’accesso al credito?
Pensiamo sia doveroso sfruttare tutto il loro potenziale di facilitatori/erogatori di credito e servizi per la competitività delle mPmi e, più in generale, dell’imprenditoria italiana.
Durante tutto il perdurare della pandemia, i Confidi sono rimasti in panchina nella complessa partita per il finanziamento delle piccole imprese in difficoltà a causa del lockdown. Per i confidi gli spazi di manovra sono stati fino a oggi ristretti pur essendo stata introdotta all’interno del Decreto sostegni, una modifica normativa che amplia lo spazio di operatività ai Confidi vigilati da Banca d’Italia per concedere finanziamenti diretti alle imprese sotto qualsiasi forma, ferma restando l’offerta di strumenti di garanzia mutualistica che ne rappresenta il compito fondamentale.
I Consorzi fidi devono e possono infatti accrescere i volumi di finanziamento erogati direttamente alle imprese e ampliare l’intervento su altri strumenti finanziari anche innovativi (si pensi al mondo della finanza alternativa e dei minibond, in cui i Confidi possono giocare un ruolo da attori principali). Tutto questo con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze delle micro e piccole imprese, orientandole verso nuove e qualificate forme di finanziamento, e di integrare l’offerta di credito proveniente dal sistema bancario che spesso non è adeguata alle richieste dei piccoli imprenditori.
La fine del temporary framework, lo sviluppo del settore delle garanzie, i nuovi scenari per i Confidi saranno i temi della 15ima edizione di Confires, il 16 e il 17 settembre 2021, all’Hotel Baglioni di Firenze: sarà l’occasione per i Confidi di tutte le estrazioni associative di riunirsi ed esaminare il mercato, lanciare nuove iniziative, confrontarsi, con l’obiettivo primario di continuare a fornire un valido supporto a tutte le imprese loro associate.
RES Legal&Consulting